Incontriamo AMNESTY INTERNATIONAL

Nell’ambito più generale di tutti i progetti di Educazione Civica che l’Istituto Stein attua, mercoledì’ 5 aprile, dalle 8,30 alle 10,30 presso l’aula magna dell’Istituto, si è tenuto l’incontro con i volontari del Gruppo 296 Amnesty International di Varese, per illustrare i primi sessanta anni di attivismo dell’organizzazione, celebrati nel 2021,  incontro, che fa seguito alla mostra sullo stesso tema, allestita presso i locali della scuola e che per due settimane è stata visitata dagli studenti accompagnati dai loro docenti.

Per Amnesty International erano presenti Mario Bianchi, Maurizia Bonetti, Marinella Bistoni, Maria Teresa Castegnaro, Stefano Lauriello, attivisti del gruppo, alcuni dei quali con più di trent'anni di volontariato, che hanno presentato la struttura organizzativa di Amnesty International, i suoi obiettivi e le principali campagne promosse negli anni e quelle più significative dei giorni nostri. Una ventina le classi dello Stein coinvolte, alcune in presenza e altre in videoconferenza, rappresentative dei diversi indirizzi di studio dell’istituto.

L’incontro ha visto la partecipazione attenta e, a tratti, emozionata, degli studenti che hanno potuto essere informati in modo dettagliato su alcune situazioni complesse dal punto di vista della tutela dei diritti umani presenti oggi nel mondo, dall’Iran all’Afghanistan, all’Egitto con la presentazione più dettagliata delle vicende di Giulio Regeni e di Patrick Zaki, alla Federazione Russa e ai crimini di guerra, alla situazione in Italia oggi. 

Durante l’incontro, gli studenti hanno potuto presentare e approfondire riflessioni e domande emerse a partire dalla visione dei pannelli della mostra, visitata nei giorni precedenti. La richiesta principale degli studenti è stata quella di capire che cosa il singolo possa fare e in che modo possa farlo, a fronte di problematiche così diffuse e che si presentano così “grandi” ai loro occhi. Tante le domande rivolte ai volontari, volte a comprendere appieno in che modo e con quali criteri l’organizzazione riesca ad individuare le situazioni degne di attenzione e i mezzi e i canali utilizzati per riuscire ad intervenire, ad esempio la raccolta delle firme a sostegno di un appello. I ragazzi si sono mostrati particolarmente coinvolti nell’ascolto della storia di vita di singole persone, ingiustamente perseguitate e spesso torturate e, come nel caso di Regeni, uccise.

L’iniziativa è parte del progetto “I diritti umani in primo piano: Incontriamo Amnesty International”, inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituto Stein e curato dalla professoressa Ileana Maccari, che ha tra i suoi obiettivi un’incisiva sensibilizzazione rispetto alla tutela dei diritti e l’invito ad un impegno fattivo in questa direzione.

Il progetto, oltre alla mostra, ha visto un altro precedente appuntamento con Amnesty International, tenutosi lo scorso autunno, dedicato alla presentazione della campagna "#iolochiedo", promossa dalla stessa Ong.

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